La Dutch Data Protection Authority (DPA), l’autorità olandese per la protezione dei dati, ha imposto una multa di 30,5 milioni di euro a Clearview AI, un’azienda statunitense specializzata in servizi di riconoscimento facciale. La decisione è stata presa a seguito della creazione di un database illegale contenente miliardi di foto di volti, incluse quelle di cittadini olandesi. Oltre alla multa, la DPA ha ordinato sanzioni aggiuntive che potrebbero arrivare fino a 5 milioni di euro, qualora l’azienda non dovesse interrompere le violazioni.
Clearview è nota per offrire servizi di riconoscimento facciale a organizzazioni investigative, permettendo ai clienti di identificare persone attraverso immagini raccolte automaticamente da internet. Il problema principale risiede nel fatto che queste immagini sono state utilizzate senza il consenso degli individui coinvolti, generando un codice biometrico unico per ogni volto, in palese violazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
Aleid Wolfsen, presidente della DPA olandese, ha dichiarato che questa tecnologia è estremamente invasiva e che il suo uso indiscriminato non può essere tollerato. Ha sottolineato che chiunque abbia una foto pubblicata online rischia di essere tracciato senza saperlo. Nonostante Clearview sostenga di fornire i propri servizi solo al di fuori dell’Unione Europea, Wolfsen ha sottolineato che anche questo è inaccettabile e che bisogna fermare tali pratiche.
La DPA ha inoltre evidenziato come Clearview non solo abbia creato un database illegale, ma non abbia neppure rispettato i diritti degli individui di accedere ai propri dati. L’azienda non ha collaborato nelle richieste di accesso ai dati personali, aggravando ulteriormente la sua posizione.