Nel panorama competitivo della traduzione automatica, emerge un nuovo sfidante: Lara, l’intelligenza artificiale sviluppata da Translated, azienda romana con oltre 20 anni di esperienza nel settore. Presentato a novembre, Lara si distingue per essere stato addestrato su un database di 25 milioni di traduzioni professionali, sfruttando 1,2 milioni di ore di GPU NVIDIA.
L’obiettivo, come spiegato dal CEO di Translated, Marco Trombetti, è ambizioso: abbattere le barriere linguistiche offrendo traduzioni non solo accurate ma anche contestualmente adattate. A differenza di strumenti come Google Translate e DeepL, Lara è progettato per spiegare il perché delle scelte linguistiche, avvicinandosi sempre di più a un livello di precisione e naturalezza pari a quello di un madrelingua.
La visione di Translated non è nuova: già nel 2017, l’azienda aveva introdotto ModernMT, un sistema di traduzione personalizzabile adottato da aziende come Airbnb, Uber e Glovo. Con Lara, l’ambizione cresce puntando alla “singolarità linguistica”, una capacità di generare traduzioni indistinguibili da quelle di un parlante nativo.
Attualmente in fase beta, Lara supporta inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese e cinese. Nei prossimi anni, dovrebbe estendersi fino a 200 lingue. Il servizio è disponibile in piani tariffari flessibili, inclusa un’opzione gratuita con funzionalità base.
Lara rappresenta un passo avanti significativo, dimostrando come la combinazione di esperienza e innovazione tecnologica possa cambiare il modo in cui comunichiamo a livello globale.