I ricercatori dell’Università del Missouri utilizzano lidar e intelligenza artificiale per studiare l’interazione tra pedoni, ciclisti e veicoli, mirando a migliorare la sicurezza stradale e la guida autonoma. Tuttavia, emergono preoccupazioni etiche legate ai rischi di vulnerabilità informatiche e hackeraggio.
Lidar e IA: verso la sicurezza stradale 3D
Il team guidato da Yaw Adu-Gyamfi e Linlin Zhang utilizza una combinazione innovativa di lidar, che sfrutta laser e telecamere per creare mappe tridimensionali precise, e algoritmi di intelligenza artificiale per interpretare in tempo reale il comportamento di ciclisti, pedoni e veicoli. Questa tecnologia consente di rilevare rapidamente potenziali situazioni di pericolo, migliorando la capacità predittiva dei sistemi di guida autonoma e supportando lo sviluppo di soluzioni più efficienti per la sicurezza urbana.
Preoccupazioni etiche: vulnerabilità al rischio hacker
Accanto ai benefici, emergono criticità legate alla sicurezza informatica. Poiché le auto autonome diventano più comuni, aumenta il rischio che sistemi avanzati basati su lidar e IA possano essere bersaglio di attacchi informatici. Gli esperti sottolineano l’importanza di proteggere adeguatamente questi sistemi per evitare manipolazioni dei dati, compromissioni della privacy e potenziali incidenti causati da attacchi hacker. Pertanto, è fondamentale investire parallelamente nella sicurezza informatica, con standard rigorosi e monitoraggio continuo delle vulnerabilità emergenti.
Fonti affidabili:
- Università del Missouri: University of Missouri Engineering
- Journal of Transportation Engineering: Three-Dimensional Object Detection and High-Resolution Traffic Parameter Extraction Using Low-Resolution LiDAR Data
- Agenzia Europea per la Cybersicurezza: ENISA
