Un importante passo avanti per la salvaguardia dei coralli è stato compiuto grazie all’introduzione di SurfPerch, un sistema guidato dall’intelligenza artificiale che renderà più rapido e semplice per i ricercatori marini trovare risposte alle domande ecologiche. I coralli, che coprono solo lo 0,1% della superficie degli oceani ma ospitano il 25% di tutte le specie marine conosciute, sono in crisi a causa di minacce come il sovrasfruttamento, le malattie, la costruzione costiera e le ondate di calore.
La ricerca emergente dimostra come l’ecoacustica, cioè i suoni naturali che caratterizzano un ecosistema, possa contribuire a una migliore comprensione della salute dei coralli. Nel corso dell’ultimo anno, persone provenienti da tutto il mondo sono state invitate a partecipare a “Calling in our Corals”, un progetto creato in collaborazione con Google Arts & Culture che invita il pubblico ad ascoltare registrazioni audio dei coralli per costruire una libreria di dati bioacustici sulla salute dei coralli. Oggi facciamo un ulteriore passo avanti presentando un nuovo strumento alimentato dall’IA chiamato SurfPerch, creato con Google Research e DeepMind, che può essere utilizzato per elaborare automaticamente migliaia di ore di audio per sviluppare una nuova comprensione degli ecosistemi corallini.
L’ascolto dei coralli è importante perché ci consente di percepire la diversità e i modelli di comportamento degli animali sui coralli, di monitorare l’attività durante la notte e di effettuare rilevamenti anche in acque profonde e torbide. Tuttavia, analizzare le innumerevoli ore di suoni sottomarini è stato un processo manuale e qualcosa che gli scienziati non riescono a seguire. È per questo che siamo entusiasti del lavoro svolto con “Calling in our Corals”, che ha riunito biologi marini, creativi, programmatori e cittadini scienziati per monitorare la salute, valutare la biodiversità, identificare nuovi comportamenti e misurare il successo del ripristino.
Lo scorso anno, i visitatori di “Calling in Our Corals” hanno ascoltato oltre 400 ore di audio dei coralli provenienti da siti corallini di tutto il mondo. I membri di questo collettivo di ascolto aperto dovevano cliccare quando sentivano un suono di pesce. Questo ha portato migliaia di occhi e orecchie a dati che richiederebbero mesi agli bioacustici per analizzare. I risultati hanno fornito una ricchezza di nuovi suoni di pesci che abbiamo utilizzato per perfezionare SurfPerch. SurfPerch è stato addestrato e rigorosamente testato per produrre un modello che può essere rapidamente addestrato per rilevare qualsiasi nuovo suono di corallo utilizzando solo pochi esempi. Ciò ci consente di analizzare nuovi set di dati con molta più efficienza rispetto a quanto fosse possibile in precedenza, eliminando la necessità di addestramento su costosi processori GPU e aprendo nuove opportunità per comprendere le comunità di coralli e la conservazione di queste.