Al momento del lancio, gli utenti dell’Unione Europea e del Regno Unito non potranno accedere a Sora, il nuovo modello di generazione video di OpenAI. L’informazione emerge da una pagina di supporto pubblicata da OpenAI, che elenca i territori supportati escludendo completamente i paesi UE. Secondo quanto riportato, accedere a Sora da regioni non autorizzate potrebbe comportare il blocco o la sospensione dell’account.
Non è la prima volta che OpenAI ritarda il lancio di un prodotto nel mercato europeo. Quest’estate, il rollout dell’Advanced Voice Mode per ChatGPT ha escluso inizialmente gli utenti UE, attribuendo la scelta alla necessità di revisioni esterne per soddisfare i requisiti normativi locali. La funzionalità è stata resa disponibile nel blocco solo a ottobre, dopo diverse settimane di attesa.
La complessità delle normative europee sulla privacy dei dati è un ostacolo ricorrente per le aziende tecnologiche. OpenAI non è sola: giganti come Meta e Microsoft hanno dovuto posticipare il lancio di prodotti di intelligenza artificiale nell’UE per motivi simili. Meta, in particolare, ha espresso pubblicamente la sua frustrazione, sostenendo che le leggi europee potrebbero rallentare l’innovazione nel campo dell’IA.
OpenAI non ha ancora fornito commenti ufficiali sulla questione. L’episodio sottolinea, ancora una volta, il difficile equilibrio tra innovazione tecnologica e conformità alle rigorose normative sulla privacy in Europa.