Eugenio Marongiu, noto fotografo professionista, ha avuto accesso in anteprima a Sora, il generatore video AI sviluppato da OpenAI. Utilizzando questa innovativa tecnologia, ha creato “Surreal Elderhood”, un progetto artistico che combina elementi surreali con un sorprendente iperrealismo.
L’opera rappresenta un viaggio visionario che sfida i confini tradizionali dell’arte visiva, dimostrando le potenzialità dell’intelligenza artificiale come strumento creativo. “Surreal Elderhood” esplora temi complessi e propone un’immersione in un universo unico, dove l’assurdità si mescola a dettagli incredibilmente realistici.
Marongiu, tuttavia, sottolinea che l’AI non è una soluzione magica. La creazione di “Surreal Elderhood” ha richiesto due giorni di intenso lavoro, durante i quali l’artista ha raffinato ogni dettaglio del progetto. Sora ha accelerato alcune fasi, ma il cuore del processo creativo rimane umano: dall’ideazione alla sperimentazione, fino alla realizzazione finale.
Questo esempio rappresenta un caso significativo del potenziale dell’AI nell’arte. Tuttavia, non mancano le controversie. Molti artisti temono che strumenti come Sora possano sostituire il talento umano, spingendo il settore verso una creatività automatizzata. Dall’altra parte, Marongiu dimostra come l’intelligenza artificiale possa fungere da alleato, esaltando l’originalità e le capacità di un artista.
L’avanzata dell’AI nel mondo dell’arte resta un tema complesso, che divide opinioni. Esperimenti come quello di Marongiu, però, suggeriscono che una collaborazione tra uomo e macchina potrebbe rappresentare una via percorribile per il futuro creativo.