Slow Ventures, una società di venture capital focalizzata su investimenti in fase iniziale, ha recentemente annunciato la creazione di un fondo da 60 milioni di dollari destinato a supportare i creatori di contenuti con ambizioni imprenditoriali. Guidato da Megan Lightcap, questo fondo mira a sostenere individui che, oltre a produrre contenuti, desiderano sviluppare prodotti e tecnologie per le loro comunità online.
L’approccio di Slow Ventures si distingue per l’attenzione verso creatori con competenze specifiche in settori di nicchia, come l’automobilismo o il giardinaggio, che aspirano a espandere le proprie attività oltre le tradizionali entrate pubblicitarie. L’obiettivo è investire tra 1 e 3 milioni di dollari per acquisire una partecipazione del 10% nelle holding dei creatori, che comprendono tutte le loro iniziative imprenditoriali.
Questa strategia rappresenta un’inversione del modello tradizionale di startup, in cui la comunità viene costruita dopo il prodotto. Nel caso dei creatori, la comunità è già presente e funge da base per lo sviluppo di prodotti e servizi. Sam Lessin, co-fondatore di Slow Ventures, sottolinea che alcuni creatori possiedono le qualità tipiche dei fondatori di startup e possono quindi costruire aziende di nuova generazione.
Tuttavia, sorgono interrogativi sulla sostenibilità e sull’efficacia di questo modello. Alcuni osservatori si chiedono se l’investimento in creatori possa garantire ritorni comparabili a quelli delle startup tradizionali, considerando che il successo dipende spesso dalla popolarità e dalla presenza online di un singolo individuo. Inoltre, la volatilità delle piattaforme social e le mutevoli preferenze del pubblico potrebbero influire sulla redditività a lungo termine di tali investimenti.
Nonostante queste incertezze, Slow Ventures ha già testato questo approccio in passato, sostenendo creatori come VINwiki, un canale YouTube dedicato agli appassionati di automobili. Con il nuovo fondo, la società intende formalizzare e ampliare questo modello di investimento, confidando nel potenziale imprenditoriale dei creatori di contenuti per generare significativi ritorni economici.