Un’iniziativa senza precedenti scuote l’industria musicale britannica: oltre 1.000 artisti hanno pubblicato un album interamente silenzioso per denunciare la crescente minaccia dell’intelligenza artificiale alla proprietà intellettuale. Il progetto, intitolato “The Sound of Silence – AI Protest”, mira a sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sulla svendita dei diritti d’autore a favore delle aziende tecnologiche.
L’idea nasce in risposta alla crescente automatizzazione nella produzione musicale e all’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale addestrati su brani esistenti, spesso senza il consenso degli autori originali. Negli ultimi mesi, diverse piattaforme di streaming e case discografiche sono state accusate di favorire la monetizzazione di contenuti generati dall’AI, a discapito degli artisti umani.
Tra i partecipanti figurano musicisti emergenti e nomi noti dell’industria musicale, uniti dalla volontà di difendere il valore della creatività umana. L’album, disponibile sulle principali piattaforme, contiene una serie di tracce mute che rappresentano il silenzio simbolico imposto agli artisti di fronte alla deregolamentazione del settore.
“L’industria musicale sta cedendo ai giganti tecnologici, mentre i creatori vengono estromessi dai loro stessi diritti”, ha dichiarato uno degli organizzatori. Il progetto ha già attirato l’attenzione di associazioni di categoria e politici britannici, alimentando il dibattito sulla necessità di regolamentare l’uso dell’AI in ambito artistico.
Mentre il pubblico esprime solidarietà attraverso l’acquisto e l’ascolto dell’album, la protesta lancia un segnale chiaro: senza una tutela adeguata, il futuro della musica rischia di essere scritto dalle macchine, privando gli artisti del loro ruolo centrale nell’industria.