I ricercatori della Virginia Tech propongono reti wireless AGI-native per supportare le crescenti esigenze del 6G e oltre.
Le reti 6G rappresentano il prossimo salto tecnologico nell’evoluzione della connettività globale. Un recente studio condotto dal team del professor Walid Saad della Virginia Tech delinea una nuova generazione di sistemi wireless guidati dall’intelligenza artificiale generale (AGI), in grado di connettere in modo fluido mondo fisico, digitale e metaverso.
L’obiettivo è creare “reti viventi e pensanti”, capaci di adattarsi in tempo reale attraverso capacità cognitive avanzate, come il ragionamento e il buon senso. Quest’ultimo viene identificato come elemento chiave: una rete AI-native dovrà infatti operare in ambienti imprevedibili, colmando lacune informative e reagendo in modo simile agli esseri umani.
Il protocollo proposto, definito Hyper AI, punta a monitorare e coordinare simultaneamente le dimensioni fisica, virtuale e aumentata. I ricercatori suggeriscono la creazione di un gemello digitale del mondo reale per permettere all’AI di simulare scenari e pianificare azioni in modo autonomo.
Le applicazioni spaziano dalle smart city al trasporto autonomo, passando per comunicazioni industriali, modellazione avanzata e interazioni AI più naturali. Tuttavia, il 6G non sarà realtà prima di 10-15 anni, richiedendo fin da ora investimenti in hardware, protocolli e infrastrutture eticamente progettate.
Fonti:
- Virginia Tech, College of Engineering – https://www.vt.edu
- RFWireless World – https://www.rfwireless-world.com
Per approfondire:
Pro e Rischi Etici e Sociali
✅ Pro: Maggiore efficienza, AI spiegabile, servizi potenziati in smart city
⚠️ Rischi: Sorveglianza aumentata, gap tecnologico, governance AI non definita
