La CNIL, autorità francese per la protezione dei dati personali, ha recentemente ribadito le normative che regolano l’uso di dispositivi in grado di riprendere in pubblico, concentrandosi in particolare sui nuovi occhiali Ray-Ban Meta. Questi smart glasses, dotati di telecamere discrete, offrono funzionalità come la trasmissione in diretta sui social network. Tuttavia, proprio la loro natura innovativa e poco visibile solleva dubbi in merito alla tutela della privacy.
Secondo la CNIL, gli utenti possono utilizzare questi dispositivi solo per scopi strettamente personali, senza diffondere le immagini catturate. La condivisione di riprese online o attraverso piattaforme social, sia in diretta che in forma registrata, viola le norme del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD). In particolare, il principio di trasparenza richiede che le persone riprese siano informate del trattamento dei loro dati e diano il loro consenso esplicito.
Meta, sul suo sito ufficiale, invita gli utenti a rispettare la privacy altrui, suggerendo di interrompere le riprese qualora una persona manifesti disapprovazione. Tuttavia, la discrezione del dispositivo, che segnala la registrazione con una piccola luce, può rendere difficile l’identificazione immediata da parte dei passanti.
La CNIL sottolinea che queste regole valgono per qualsiasi dispositivo di registrazione, inclusi gli smartphone. La differenza principale risiede nella percezione pubblica: mentre uno smartphone in uso è più visibile, gli occhiali smart rappresentano una sfida maggiore per il rispetto della trasparenza.
L’innovazione tecnologica, pur offrendo nuove opportunità, deve sempre conciliarsi con le normative vigenti, per garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone.