Martedì partirà la produzione sperimentale nello stabilimento di Chitose. Il Giappone punta all’autonomia tecnologica nei semiconduttori.
Martedì 1° aprile, Rapidus darà il via alla linea pilota del suo impianto per semiconduttori avanzati a Chitose, nell’Hokkaido. Si tratta di un passaggio cruciale verso l’avvio della produzione di massa previsto per il 2027, in un contesto geopolitico sempre più incerto.
Fondata nel 2022 con il sostegno di colossi giapponesi come Toyota Motor e Nippon Telegraph and Telephone Corp., Rapidus ha l’ambizione di riportare in Giappone una capacità produttiva strategica in un settore dominato da Taiwan e Corea del Sud.
L’impianto produrrà chip all’avanguardia con una larghezza di linea di soli 2 nanometri, destinati a settori ad alta innovazione come l’intelligenza artificiale e la guida autonoma. A dicembre, Rapidus è diventata la prima azienda giapponese a installare una macchina per litografia a ultravioletti estremi (EUV), tecnologia fondamentale per la miniaturizzazione dei chip.
Il presidente Atsuyoshi Koike ha confermato la determinazione del gruppo: “Saremo sicuramente in grado di avviare la produzione di massa entro il 2027. Puntiamo a migliorare il rendimento e a garantire l’affidabilità della linea pilota”.
Con questo passo, il Giappone si muove per rafforzare la propria autonomia nel campo dei semiconduttori, mentre colossi come TSMC si preparano anch’essi alla produzione di chip da 2 nm.
Fonti affidabili:
- Reuters: link
- Ministero dell’Economia, Commercio e Industria del Giappone (METI): link
- Rapidus Corp.: https://www.rapidus.inc/
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