Il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso una sanzione di 50.000 euro al Comune di Trento per la conduzione di due progetti di ricerca scientifica che hanno utilizzato videosorveglianza e intelligenza artificiale in violazione della normativa sulla protezione dei dati. I progetti, denominati Marvel e Protector e finanziati con fondi europei, avevano l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologiche per migliorare la sicurezza urbana nel contesto delle “cittĂ intelligenti”.
Il progetto Marvel prevedeva l’acquisizione di filmati da telecamere di videosorveglianza e audio da microfoni installati in luoghi pubblici. Questi dati dovevano essere analizzati utilizzando tecniche di intelligenza artificiale per rilevare automaticamente eventi di rischio per la sicurezza pubblica. Il progetto Protector, d’altra parte, si concentrava sulla raccolta e analisi di filmati di videosorveglianza e messaggi d’odio sui social media per identificare rischi e minacce per la sicurezza dei luoghi di culto.
Dopo un’approfondita indagine, il Garante ha rilevato molteplici violazioni della normativa sulla privacy. Il Comune di Trento, che non aveva la ricerca scientifica tra le sue finalitĂ istituzionali, non ha fornito una giustificazione legale sufficiente per i trattamenti dei dati personali, inclusi quelli relativi a reati e categorie particolari. La mancanza di trasparenza nelle informazioni fornite ai cittadini e le tecniche di anonimizzazione insufficienti sono state ulteriori criticitĂ .
Il Comune è ora obbligato a pagare una sanzione di 50.000 euro e a cancellare i dati trattati illegalmente. Il Garante ha sottolineato la necessitĂ di valutare attentamente l’impatto di progetti simili prima di intraprenderli, riconoscendo la possibilitĂ di modificare il comportamento delle persone negli spazi pubblici e influenzare le libertĂ democratiche.