L’ottimizzazione degli LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) è un processo complesso, che richiede un’attenta gestione di diversi fattori per massimizzare la correttezza e la coerenza. La difficoltà principale risiede nel sapere come e quando applicare diverse tecniche di ottimizzazione. L’approccio ideale dipende dal tipo di errore riscontrato e dalla gravità delle sue conseguenze.
Innanzitutto, l’ottimizzazione inizia con il prompt engineering, che consiste nel creare richieste (prompt) in modo preciso, per ottenere risposte più accurate. Questa fase è fondamentale per stabilire una baseline di prestazioni. In seguito, è possibile considerare metodi avanzati come la generazione aumentata dal recupero (RAG), che fornisce contesti esterni per rafforzare le risposte, e la messa a punto (fine-tuning), che comporta l’addestramento del modello su set di dati specifici per risolvere problemi più complessi.
In termini di flusso di lavoro, un modello LLM può iniziare con semplici prompt e progredire verso l’uso di RAG e fine-tuning in base ai risultati ottenuti. Ogni fase di ottimizzazione viene valutata e raffinata per assicurarsi che il modello risponda correttamente, riducendo errori e aumentando la coerenza comportamentale. Questo approccio è particolarmente utile per applicazioni aziendali dove l’affidabilità del modello è cruciale.
La messa a punto viene utilizzata per migliorare l’efficienza e l’accuratezza su attività specifiche. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle possibili difficoltà, come la gestione dei dati di addestramento e il rischio di overfitting. La chiave del successo risiede nell’iniziare con una solida base di valutazione e nell’applicare metodi avanzati solo quando necessario.
Infine, quando si decide quanta precisione sia “abbastanza buona” per la produzione, è essenziale considerare non solo gli aspetti tecnici ma anche i rischi commerciali, come il costo di un errore o il risparmio derivante da un risultato ottimizzato.