OpenAI sta progettando un social network integrato con ChatGPT per raccogliere dati in tempo reale, puntando a competere direttamente con Elon Musk e Mark Zuckerberg.
OpenAI, guidata da Sam Altman, ha avviato lo sviluppo di un nuovo social network ispirato a X (ex Twitter), integrando le funzionalità testuali e visive di ChatGPT. Il progetto, ancora in fase prototipale, includerebbe un feed sociale centrato sulla condivisione di contenuti generati da IA. Fonti interne rivelano che Altman ha già avviato test esterni per raccogliere feedback.
Secondo The Verge, non è ancora chiaro se la piattaforma sarà un’estensione dell’app ChatGPT – attualmente la più scaricata al mondo – o un’applicazione indipendente. In entrambi i casi, l’obiettivo è ambizioso: ottenere dati utente in tempo reale per affinare ulteriormente i modelli linguistici, una risorsa strategica per il futuro dell’IA.
La mossa rappresenta una sfida diretta a Elon Musk, che ha recentemente limitato l’accesso ai dati di X per proteggere la sua startup xAI. La risposta di Altman, secondo quanto riportato da New York Magazine, è stata provocatoria: ha scherzato sull’acquisto di Twitter per 9,74 miliardi di dollari. Intanto, anche Meta e Google stanno già sperimentando integrazioni IA nei propri ecosistemi social.
Valutata circa 300 miliardi di dollari, OpenAI punta ad ampliare la propria base utenti e ad affermarsi come player dominante anche nel settore dei social network. L’uso etico dei dati e la gestione della disinformazione restano sfide cruciali da affrontare.
Cronologia e approfondimento
• Reuters – OpenAI vs Musk: la sfida per i dati
• The Verge – I progetti segreti di OpenAI
• Business Insider – L’impatto dell’IA sui social media
Consigli di lettura
• New York Magazine – Sam Altman’s AI Empire
• MIT Technology Review – Data is the new oil for AI
Abstract: pro e rischi
Il progetto potrebbe rivoluzionare l’interazione tra utenti e IA, favorendo contenuti personalizzati e dinamici. Tuttavia, l’espansione di OpenAI nei social media solleva interrogativi etici su privacy, sorveglianza algoritmica e manipolazione dell’opinione pubblica. In futuro, la competizione tra colossi tecnologici potrebbe accentuare la concentrazione dei dati e il controllo dell’informazione digitale.
