Live meeting – opening, 7 luglio ore 17:00
Insieme alle numerose opportunità che emergono dall’uso dell’intelligenza artificiale, l’open source viene presentato come potenziale di capacità di innovazione sia nel settore pubblico che nel privato.
I vantaggi includono la capacità di migliorare la trasparenza, facilitare l’audit dell’IA e quindi rafforzare la fiducia dei cittadini, stimolando al tempo stesso le attività economiche e settoriali di competenza.
Gli svantaggi e i limiti includono gli aspetti legali e tecnici, le possibili perdite di controllo sui metadati, la gestione del rischio, le sfide sociali ed etiche.
Premessa
La convergenza delle diverse tecnologie all’interno dell’intelligenza artificiale sta guidando rapidi progressi in tutti i settori di applicazione.
L’approccio open source è da tempo considerato una valida risorsa per lo sviluppo rapido e la diffusione di tecnologie complesse per la sua caratteristica intrinseca di mettere a fattor comune gli sforzi ed i risultati delle opere d’ingegno. La condivisione diviene una sorta di commons collaborativo.
Applicando il metodo Open Source all’AI (OS AI) è ipotizzabile che potremo osservare un processo simile a quello avvenuto nell’informatica ed in altri comparti tecnologici, liberando un elevato potenziale di creatività ed innovazione, nel settore pubblico e privato, grazie alla possibilità di riutilizzare liberamente il software con licenze open source.
Nell’Unione Europea, l’IA ha un’elevata opportunità di accelerare la trasformazione digitale in settori come l’industria e il commercio. Attualmente, solo 1 azienda su 5 nell’UE è sufficientemente digitalizzata, con prevalenza in nord Europa, mentre il 60% delle grandi industrie ed oltre il 90% delle piccole e medie imprese (PMI) hanno difficoltà nell’innovazione digitale.
OS AI può aiutare le aziende a sfruttare le migliori innovazioni in modelli e piattaforme che sono già stati creati, e quindi concentrarsi sull’innovazione delle loro competenze specifiche del dominio.
Nel settore pubblico, l’OS AI ha il vantaggio di aumentare la trasparenza, aprendo la catena del valore ad attori nuovi, aumentando al tempo stesso la fiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione e nel processo decisionale.
Inoltre, i governi possono stimolare le attività economiche fornendo software di governo aperto alle aziende nazionali e locali. In tutto il settore pubblico negli Stati membri europei, le politiche e la legislazione OS AI sono più comunemente integrate nelle più ampie iniziative di digitalizzazione all’interno della politica e del quadro giuridico di questi paesi.
Tuttavia, per la maggior parte dei paesi manca un chiaro collegamento alle politiche e alle strategie dell’IA (Repubblica Ceca, Finlandia ed Estonia sono gli unici paesi che hanno prodotto posizioni ufficiali in proposito).
Inoltre, nonostante i progressi e il potere dell’OS AI, molti governi sono ancora legati ai modi tradizionali di fornire servizi basati su sistemi IT legacy.
A questo si aggiunge la riduzione del budget pubblico dedicato all’innovazione digitale e la mancanza di competenze AI all’interno della propria forza lavoro.
Un aspetto particolare da considerare è legato anche alle procedure di appalto pubblico per l’acquisizione di sistemi IT che spesso non inducono ad abilitare l’innovazione digitale e ai modelli di partnership tipici della comunità OS AI.
Questo è non da ultimo collegato all’attuale contesto politico che non investe abbastanza nella maggiore diffusione delle soluzioni OS AI, le quali saranno necessarie per raggiungere l’obiettivo del digitale dell’UE.
La sovranità digitale Europea
L’open source rappresenta un promettente potenziale che unito alle iniziative di governi, università ed industrie può contribuire in maniera determinante alla sovranità digitale dell’Europa.
Tuttavia deve essere fatto di più per aumentare la diffusione dell’open source al fine di attingere al vasto potenziale che esso può apportare alla società. Basandoci sui risultati di tale analisi si possono trarre le seguenti raccomandazioni di policy:
- Definire una politica/metodologia di valutazione dell’IA dell’OS per determinare quali servizi pubblici sono i più appropriati per l’uso (sperimentale) di sistemi di intelligenza artificiale OS.
- L’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione europea (ad esempio per analizzare l’impianto legislativo) e la promozione della tecnologia governativa (GovTech) e della tecnologia civica (CivicTech) nei rispettivi ecosistemi. È fondamentale coinvolgere esperti come imprenditori locali, innovatori sociali e PMI. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata per allineare le strategie per l’implementazione e l’ampliamento di iniziative basate su AI e la creazione di registri di algoritmi AI.
- Facilitare l’accesso ai dati di buona qualità per le istituzioni pubbliche. Gli spazi di dati europei dovrebbero considerare la promozione di OS AI. Questo potrebbe essere fatto supportando la condivisione volontaria dei dati da parte di individui e comunità di sviluppatori, e la creazione di strutture per consentire al pubblico chiave e alle organizzazioni del settore privato di condividere i dati in sicurezza.
- Sostenere le organizzazioni pubbliche come potenziali produttori di IA open source. Le figure di intermediari / broker potrebbero essere utili ad identificare e gestire progetti di IA open source in tutta l’UE in allineamento con gli obiettivi di trasformazione digitale dell’UE.
- Strette collaborazioni con le università: potrebbe essere un modo per introdurre, mantenere e monitorare soluzioni di IA open source nel governo in sostenibile? e promuovere il trasferimento tecnologico.
- Utilizzo degli appalti pubblici per incoraggiare le soluzioni digitali OSS AI nel pubblico e nel privato. Nell’ambito del programma Adopt AI per sostenere gli appalti pubblici di sistemi AI, trasformando gli stessi processi di approvvigionamento, uno sforzo particolare dovrebbe essere dedicato a sviluppare approcci OS all’IA, anche nel contesto dei nuovi dati sugli appalti pubblici, spazio proposto nel Piano Coordinato AI. Stimolare gli ecosistemi di innovazione OSS per accelerare lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA. Questo potrebbe essere fatto attraverso incentivi ai collaboratori OSS, in particolare le PMI, e aumentando la trasparenza della fonte del software alla base dell’infrastruttura digitale e delle funzionalità implementate lungo l’intera catena del valore.
- Creare opportunità per rafforzare la condivisione dei dati del sistema operativo e degli strumenti analitici tra le comunità di ricerca e pratica; promuovere la creazione di repository pubblici per supportare lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale e il trasferimento di specifici componenti di intelligenza artificiale da utilizzare “on demand”. Questo seguendo l’approccio europeo della Commissione (CE) avviata con la piattaforma AI4EU, per sviluppare un catalogo di risorse AI che include set di dati AI riutilizzabili, modelli, librerie e altre risorse.
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Referente progetto
Giancarlo DE MENNA, IRIDEOS
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