Oltre cento aziende, tra multinazionali e piccole e medie imprese europee, hanno sottoscritto il Patto sull’Intelligenza Artificiale (IA) dell’Unione Europea, impegnandosi a rispettare le linee guida volontarie promosse dalla Commissione Europea. Tra i settori coinvolti figurano IT, telecomunicazioni, sanità, finanza, automotive e aeronautica. Questo accordo rappresenta un passo significativo verso l’adozione anticipata dei principi contenuti nell’AI Act, la normativa che regolerà l’uso dell’intelligenza artificiale in Europa.
Il Patto prevede che le aziende partecipanti si impegnino in tre azioni chiave: sviluppare una strategia di governance per l’IA, identificare i sistemi considerati ad alto rischio e promuovere la consapevolezza etica tra i propri dipendenti. Inoltre, oltre la metà delle aziende firmatarie ha assunto impegni ulteriori, come la supervisione umana delle applicazioni AI, la riduzione dei rischi e la trasparenza sui contenuti generati dall’IA, inclusi i deepfake.
Parallelamente a questa iniziativa, la Commissione Europea ha annunciato la creazione delle “AI Factories”, una piattaforma che mira a supportare startup e industrie nello sviluppo di applicazioni AI avanzate. Questo progetto rientra in un pacchetto più ampio di misure per stimolare l’innovazione, che include anche il sostegno ai venture capital, l’accesso ai supercomputer europei e la creazione di un Consiglio Europeo per la Ricerca sull’IA.
L’AI Act, entrato in vigore il 1° agosto 2024, rappresenta un passaggio fondamentale per garantire che l’Europa si posizioni come leader globale nello sviluppo etico e sicuro dell’intelligenza artificiale, in linea con le esigenze di un mercato in continua evoluzione.