Negli ultimi anni, l’evoluzione della tecnologia ha dato vita a strumenti capaci di estrarre informazioni personali da un semplice sguardo. Tra questi, spicca il progetto I-XRAY, sviluppato da AnhPhu Nguyen e Caine Ardayfio, il quale ha messo in luce preoccupanti vulnerabilità legate alla privacy. Sebbene inizialmente concepito come progetto secondario, I-XRAY ha evidenziato come la combinazione di occhiali intelligenti, motori di ricerca facciale e modelli di linguaggio possa rivelare dettagli personali di un individuo, come nome, indirizzo di casa e numero di telefono, senza alcun consenso.
Il sistema sfrutta tecnologie avanzate, tra cui occhiali smart dotati di telecamera e strumenti di riconoscimento facciale, per raccogliere e analizzare informazioni da fonti pubbliche. L’innovazione di I-XRAY risiede nella sua capacità di operare automaticamente, utilizzando modelli di linguaggio per estrarre e sintetizzare dati da internet, creando un profilo dettagliato di chiunque venga inquadrato.
Questa innovazione solleva interrogativi etici e legali sulla sicurezza dei dati personali. Nonostante il progetto non sia destinato a essere rilasciato al pubblico, i suoi ideatori desiderano sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo ai rischi della tecnologia. Per proteggere i propri dati, è possibile richiedere la rimozione dalle banche dati di ricerca facciale e dei motori di ricerca di persone. La consapevolezza e l’educazione sono fondamentali per affrontare questa nuova realtà, dove il confine tra privacy e tecnologia è sempre più labile.