Nel contesto sempre più digitalizzato in cui viviamo, l’intelligenza artificiale (IA) sta ridefinendo le dinamiche della fiducia online, soprattutto tra gli adolescenti. Una recente ricerca condotta negli Stati Uniti su un campione rappresentativo di oltre 1.000 giovani tra i 13 e i 18 anni ha evidenziato come l’IA generativa stia influenzando la loro percezione dell’autenticità e della sicurezza digitale.
Secondo i dati raccolti, oltre un terzo degli adolescenti ha ammesso di essere stato ingannato da contenuti falsi online, segnalando una crescente difficoltà nel distinguere tra informazioni affidabili e manipolazioni digitali. Questo fenomeno ha generato un diffuso senso di scetticismo nei confronti delle piattaforme tecnologiche: circa il 60% dei giovani dubita che le aziende del settore diano priorità alla loro salute mentale rispetto ai profitti, mentre quasi la metà esprime poca fiducia nella capacità di queste imprese di gestire responsabilmente l’uso dell’IA.
Nonostante queste preoccupazioni, gli adolescenti non rimangono passivi di fronte alle sfide digitali. Il 75% di loro si è dichiarato favorevole all’implementazione di misure di protezione più rigorose, tra cui avvisi sui contenuti generati dall’IA, etichettature specifiche e una maggiore tutela della privacy.
Questi risultati sottolineano l’urgenza di un approccio collaborativo che coinvolga aziende tecnologiche, istituzioni educative, famiglie e decisori politici. Per garantire un ambiente digitale più sicuro e trasparente, è fondamentale investire in strategie di alfabetizzazione digitale che permettano ai giovani di sviluppare un pensiero critico e consapevole, rendendoli protagonisti attivi nella costruzione di un futuro digitale più affidabile.