- Trump lancia il progetto ‘Stargate’: le azioni del calcolo quantistico decollano
- Scienziati di Harvard intrappolano molecole: una svolta nel calcolo quantistico
- Xanadu presenta Aurora: il futuro del calcolo quantistico fotonico modulare
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Negli ultimi sviluppi del settore tecnologico, il calcolo quantistico ha attirato notevole attenzione sia dal mondo accademico che da quello finanziario. Recentemente, il presidente Donald Trump ha annunciato l’iniziativa “Stargate”, un progetto infrastrutturale focalizzato sull’intelligenza artificiale (IA) e il calcolo quantistico. Questo programma ha ottenuto un finanziamento iniziale di 100 miliardi di dollari da parte di colossi come SoftBank Group, Oracle, MGX e OpenAI, con collaborazioni tecnologiche da parte di Arm Holdings, Microsoft e Nvidia. L’obiettivo è investire fino a 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
Parallelamente, il mondo accademico ha registrato progressi significativi. Un team di scienziati dell’Università di Harvard ha raggiunto un traguardo storico intrappolando molecole per eseguire operazioni quantistiche. Utilizzando molecole ultra-fredde di sodio-cesio come qubit, i ricercatori sono riusciti a creare uno stato di Bell a due qubit con un’accuratezza del 94%. Questo risultato apre nuove possibilità per sfruttare la complessità delle strutture molecolari nelle future applicazioni del calcolo quantistico.
Inoltre, l’azienda Xanadu ha presentato “Aurora”, un computer quantistico fotonico universale con un’architettura modulare composta da quattro rack di server interconnessi. Questa configurazione permette una scalabilità che potrebbe estendersi a migliaia di rack e milioni di qubit, segnando un passo avanti verso la commercializzazione del calcolo quantistico fotonico.
Nonostante questi progressi, alcuni esperti del settore mantengono una visione cauta. John Chambers, ex CEO di Cisco, ha dichiarato che l’impatto significativo del calcolo quantistico potrebbe richiedere ancora dai 15 ai 30 anni per realizzarsi pienamente. Nel frattempo, l’attenzione immediata rimane sull’intelligenza artificiale, considerata il principale motore di crescita tecnologica e produttività per il prossimo decennio.