Netflix ha tentato di rimasterizzare la storica sitcom A Different World con un’AI di upscaling, ma il risultato ha scatenato indignazione tra gli spettatori. Volti distorti, testi illeggibili e sfondi deformi hanno trasformato la nostalgia in un’esperienza frustrante per i fan.
Un restauro fallimentare
La serie, andata in onda tra il 1987 e il 1993, raccontava le vicende di un gruppo di studenti afroamericani alla Hillman College. Netflix ha deciso di proporla in versione “HD”, utilizzando un’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dell’immagine. Tuttavia, invece di un restauro fedele, gli spettatori si sono trovati di fronte a un prodotto visivamente alterato: espressioni facciali grottesche, dettagli sfocati e testi distorti.
La reazione del pubblico
Sui social media, le critiche non si sono fatte attendere. Molti utenti hanno segnalato che l’uso indiscriminato dell’AI ha rovinato la visione della serie, rendendo difficile il riconoscimento dei personaggi e compromettendo l’atmosfera originale dello show. “Sembra un incubo digitale”, ha scritto un utente su X (ex Twitter), mentre altri hanno chiesto a Netflix di ripristinare la versione originale.
AI e restauro: una sfida aperta
L’episodio ha riacceso il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale nei restauri audiovisivi. Sebbene l’AI sia uno strumento potente per migliorare la qualità di vecchie registrazioni, il caso di A Different World dimostra che affidarsi ciecamente alla tecnologia senza un controllo umano adeguato può avere effetti disastrosi.
Netflix non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito, ma la reazione del pubblico potrebbe spingere la piattaforma a riconsiderare l’uso dell’AI per futuri progetti di rimasterizzazione.
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