X, il social network di proprietà di Elon Musk, precedentemente conosciuto come Twitter, ha recentemente introdotto un nuovo generatore di immagini chiamato Aurora. Disponibile tramite la scheda Grok, l’assistente AI di X, Aurora ha attirato subito l’attenzione per la sua capacità di creare immagini fotorealistiche di personaggi pubblici, inclusi quelli protetti da copyright. Tuttavia, a poche ore dal lancio, molti utenti hanno segnalato l’impossibilità di accedere alla funzione.
Aurora segue il debutto di Flux, il primo generatore di immagini di X rilasciato a ottobre. Anche in questo caso, le origini del modello restano poco chiare. Non è noto se Aurora sia stato sviluppato internamente da xAI, la startup AI di Musk, o se derivi da una collaborazione con terze parti. Alcuni dipendenti di xAI hanno però dichiarato di aver contribuito al perfezionamento del prodotto.
Pur eccellendo nella creazione di paesaggi e nature morte, Aurora non è privo di difetti. Gli utenti hanno segnalato immagini con oggetti deformati o persone con anomalie, come mani senza dita. Problemi comuni ai generatori di immagini, ma che evidenziano i limiti ancora presenti nella tecnologia.
Il rilascio arriva dopo che X ha reso Grok gratuito per tutti gli utenti, consentendo fino a 10 messaggi ogni due ore e la generazione di tre immagini al giorno. Nel frattempo, xAI ha annunciato importanti sviluppi, tra cui un round di finanziamento da 6 miliardi di dollari e il possibile lancio del modello Grok 3, previsto per il 2025.
Con Aurora, Musk sembra voler consolidare il ruolo di X e xAI come protagonisti nell’ambito dell’intelligenza artificiale, non senza sollevare interrogativi su etica e copyright.