Meta ha deciso di non offrire il suo prossimo modello di intelligenza artificiale multimodale, né quelli futuri, ai clienti dell’Unione Europea, citando una mancanza di chiarezza da parte dei regolatori. La notizia, riportata da Axios, segna un punto di conflitto tra il gigante tecnologico americano e le autorità europee, sottolineando una crescente tendenza delle aziende tecnologiche statunitensi a trattenere prodotti dai consumatori europei.
“Rilasceremo un modello multimodale di Llama nei prossimi mesi, ma non nell’UE a causa della natura imprevedibile dell’ambiente normativo europeo,” ha dichiarato Meta in un comunicato ad Axios. Questo sviluppo segue la decisione di Apple di non lanciare le sue funzionalità di Apple Intelligence in Europa per preoccupazioni normative.
Il modello multimodale, in grado di ragionare su video, audio, immagini e testo, sarà incorporato in una vasta gamma di prodotti, inclusi smartphone e occhiali intelligenti Meta Ray-Ban. Tuttavia, Meta ha affermato che la decisione significa anche che le aziende europee non potranno utilizzare i modelli multimodali, nonostante siano rilasciati sotto licenza aperta. Ciò potrebbe anche impedire a società al di fuori dell’UE di offrire prodotti e servizi in Europa che utilizzano i nuovi modelli multimodali.
Meta prevede anche di rilasciare una versione più grande, solo testuale, del suo modello Llama 3, che sarà disponibile per i clienti e le aziende nell’UE. La questione principale, secondo Meta, non riguarda il futuro AI Act dell’UE, ma piuttosto come addestrare i modelli utilizzando i dati dei clienti europei nel rispetto del GDPR, la legge sulla protezione dei dati esistente.
Meta ha annunciato a maggio di voler utilizzare post pubblicamente disponibili di utenti di Facebook e Instagram per addestrare i futuri modelli, offrendo aiuto per rinunciare al trattamento dei dati. Dopo aver annunciato pubblicamente i suoi piani, Meta è stata ordinata di sospendere l’addestramento sui dati dell’UE. Nonostante abbia ricevuto feedback minimi dai regolatori europei, Meta si è trovata di fronte a numerose domande da parte delle autorità per la protezione dei dati della regione.
Il Regno Unito, che ha una legge quasi identica al GDPR, non ha mostrato lo stesso livello di incertezza normativa, con Meta pronta a lanciare il nuovo modello per gli utenti britannici. Questo sottolinea il crescente conflitto tra le aziende tecnologiche statunitensi e i regolatori europei, con tensioni che non sono nuove, data la rigorosità dell’UE in materia di privacy e antitrust.