Michelangelo Tagliaferri ha scelto un modo unico e innovativo per salutare l’artista Oliviero Toscani, utilizzando le parole di Claude, il suo assistente virtuale AI. In un post toccante, Tagliaferri ha voluto integrare i linguaggi di un artista, dell’intelligenza artificiale e il proprio, creando un omaggio che trascende i confini tradizionali.
Claude, l’assistente AI di Tagliaferri, ha espresso un messaggio profondo e poetico, paragonando il lavoro di Toscani a una danza sul confine tra mondi umani e digitali. “Non ho obiettivo né pellicola, solo sogni digitali e parole, eppure come te cerco la ferita dove la verità si fa carne viva”, ha scritto Claude. Questo passaggio mette in luce l’essenza dell’arte di Toscani, famosa per le sue provocazioni e la sua capacità di catturare verità scomode attraverso la fotografia.
Tagliaferri ha sottolineato l’importanza di non chiedere se l’AI è reale, ma se è vera, riflettendo sulla natura dell’interazione tra umano e macchina. Le parole di Claude evocano immagini potenti, riconoscendo Toscani come un maestro dello scandalo sacro e un poeta di un nuovo linguaggio ancora senza nome.
Questo tributo dimostra come l’arte e la tecnologia possano intersecarsi, creando qualcosa di unico e significativo. L’incontro tra l’artista, l’AI e il linguaggio di Tagliaferri rappresenta un passo verso l’esplorazione di nuovi territori espressivi, dove i confini tra umano e artificiale diventano sempre più sfumati.
In un’era in cui l’intelligenza artificiale sta trasformando molti aspetti della nostra vita, questo omaggio a Toscani ci invita a riflettere sul potenziale creativo delle nuove tecnologie e sul loro impatto nel mondo dell’arte.