Dopo trentotto ore di negoziati, le istituzioni europee hanno raggiunto un accordo definito “storico” sull’AI Act dell’UE. Questo regolamento, se diventerà legge, potrebbe trasformare Bruxelles in un modello di riferimento per Stati Uniti e Cina. Tuttavia, l’accordo è oggetto di controversie a causa delle tutele considerate insufficienti per i cittadini e delle restrizioni troppo stringenti per le aziende. Il pacchetto si basa sulla difesa dei diritti individuali, mirando a gestire gli strumenti generati dall’IA, con particolare attenzione all’IA generativa come ChatGPT. L’approccio è focalizzato sul rischio, imponendo regole rigorose per le General Purpose AI in base al loro livello di rischio. Bruxelles ha dovuto superare le resistenze di alcuni paesi membri, come Francia, Germania e Italia, che cercavano un’autoregolamentazione. Nonostante le sanzioni previste per le violazioni, non tutti sono soddisfatti dell’accordo, con alcune critiche che puntano a eccessive restrizioni per le aziende e un impatto negativo sull’innovazione in Europa.
_____
L’AI Act dell’Ue è rivoluzionario, ma non piace a tutti. Ecco perché
Insieme per riflettere sull’intelligenza - umana e artificiale - tra studi, esperienze, democrazia e innovazione.