L’Italia, durante la sua presidenza del G7, sta spingendo un ambizioso progetto di sviluppo tecnologico: un hub per l’intelligenza artificiale (AI) destinato a sostenere le startup africane. Il progetto, nato dalla dichiarazione finale del G7 sull’industria e il digitale a Verona e Trento, è strettamente collegato al piano Mattei, l’iniziativa del governo italiano per rafforzare la cooperazione economica con il continente africano.
L’hub avrà tre principali obiettivi: fornire alle startup africane accesso a infrastrutture di calcolo avanzate, sviluppare modelli linguistici con idiomi locali per superare il predominio dell’inglese nell’AI, e creare percorsi di formazione specialistica. Sebbene la sede sarà in Italia, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) gestirà l’attuazione dei progetti, con l’obiettivo di aiutare i paesi in via di sviluppo a crescere economicamente.
Il governo italiano ha già coinvolto importanti attori del settore tecnologico, come Microsoft e Amazon Web Services (AWS). Microsoft ha annunciato un investimento di 4,3 miliardi in Italia, con l’intenzione di espandere i data center come snodo tra Nord Africa e Mediterraneo. AWS, dal canto suo, parteciperà al vertice del G7 presentando progetti di cloud computing per il continente africano.
Oltre ai grandi colossi, l’hub ha attratto anche società come Sony, l’italiana Engineering e startup come iGenius, impegnata nello sviluppo di modelli linguistici italiani. Sono già stati avviati due programmi: un bando per startup africane, che ha visto la partecipazione di oltre 300 aziende, e l’addestramento di AI con lingue locali.
L’hub, previsto per il 2025, rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare le relazioni tra Italia e Africa e stimolare investimenti economici sostenibili.