L’intelligenza artificiale (IA) è la tecnologia del momento, sempre più presente nella nostra vita quotidiana. L’IA debole, applicata oggi in campi specifici, non sostituirà l’essere umano, ma lo trasforma, liberando energie e creatività. Tuttavia, per lavorare insieme all’IA, bisogna prima capirla.
L’IA si basa su dati, computer e algoritmi. I dati, che devono essere disponibili in grandi quantità, sono elaborati dai computer, sempre più veloci e capaci, attraverso gli algoritmi, sequenze di istruzioni che il computer esegue. Gli algoritmi più avanzati utilizzano l’apprendimento automatico, simile a quello umano, e possono creare modelli non sempre facilmente interpretabili.
L’IA ristretta, che esiste oggi, non sostituisce l’essere umano, ma lo supporta. Grazie all’IA, infatti, è possibile migliorare la qualità della vita, aumentare la produttività e affrontare problemi complessi. Ciò non significa che non ci siano rischi, come il problema della “black box”, ossia la trasparenza e la riproducibilità del procedimento dell’algoritmo.
Per lavorare insieme all’IA, è necessario un manifesto pragmatico che definisca i diritti e i doveri delle macchine, in modo da proteggere le persone. È importante comprendere che l’IA non sostituirà mai l’essere umano, ma ci aiuterà a diventare più efficienti, creativi e innovativi. L’obiettivo non deve essere quello di creare macchine “intelligenti”, ma di creare una società più intelligente, in cui l’IA diventa uno strumento al servizio dell’umanità.