Un recente sondaggio condotto da NVIDIA evidenzia come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo il settore sanitario e delle scienze della vita, migliorando l’efficienza, riducendo i costi e accelerando la scoperta di farmaci.
L’adozione dell’IA nel settore sanitario
L’indagine, che ha coinvolto oltre 600 professionisti a livello globale, ha rivelato che circa il 66% delle aziende nel settore sanitario utilizza già l’intelligenza artificiale. Il 73% degli intervistati ha sottolineato come questa tecnologia contribuisca alla riduzione dei costi operativi, mentre il 45% ha registrato un aumento dei ricavi in meno di un anno dall’implementazione.
Principali applicazioni dell’IA nel settore
L’intelligenza artificiale trova applicazione in diversi ambiti:
- Analisi dei dati: il 58% degli intervistati ha identificato questo ambito come il principale utilizzo dell’IA.
- Scoperta e sviluppo di farmaci: il 59% delle aziende farmaceutiche e biotecnologiche impiega l’IA per accelerare i processi di ricerca.
- Ottimizzazione amministrativa e flussi di lavoro: il 48% degli operatori sanitari utilizza l’IA per gestire attività amministrative.
- Imaging e diagnostica medica: il 71% degli esperti in tecnologie mediche sfrutta l’IA per migliorare le analisi diagnostiche.
IA generativa: un settore in crescita
Il 54% delle aziende utilizza già l’intelligenza artificiale generativa, con applicazioni che vanno dalla sintesi di documenti (55%) ai chatbot sanitari (53%). Nel settore farmaceutico, il 62% degli intervistati impiega l’IA generativa per la scoperta di farmaci.
Investimenti in aumento
Visti i benefici, il 78% delle aziende prevede di aumentare il budget destinato all’IA nel 2025, con il 47% delle risorse focalizzate sull’identificazione di nuovi casi d’uso. Il settore si sta dunque muovendo verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale sarà sempre più centrale nella gestione sanitaria e nella ricerca scientifica.
Cosa ne pensate di questi sviluppi? Discutiamone nei commenti!
Fonti:
- NVIDIA AI in Healthcare and Life Sciences Report 2025 (link ufficiale)