Scienziati dell’Università di Copenhagen, in collaborazione con l’Università di Bochum, hanno risolto un annoso problema di fisica quantistica. Ora possono controllare due sorgenti entangled di luce quantistica “Quantum Physicists Make Nanoscopic Breakthrough of Colossal Significance“. Anche se questo può sembrare insignificante a chi non ha familiarità con il campo, apre nuove possibilità per l’uso commerciale.
Per anni, gli scienziati hanno cercato di creare fonti di luce quantistica stabili e raggiungere l’entanglement quantistico, in cui due fonti di luce possono influenzarsi istantaneamente a vicenda su grandi distanze. L’entanglement è il fondamento delle reti quantistiche ed è essenziale per lo sviluppo di computer quantistici efficienti.
I ricercatori del Niels Bohr Institute hanno pubblicato la loro scoperta sulla prestigiosa rivista Science. Secondo il professor Peter Lodahl, uno dei ricercatori coinvolti, questo è un passo cruciale per portare la tecnologia quantistica al livello successivo e “quantizzare” i computer, la crittografia e Internet della società.
La magia avviene su un nanochip, che non è molto più grande di un capello umano. Il team sta lavorando alla tecnologia quantistica che utilizza particelle di luce, chiamate fotoni, come vettori per trasportare informazioni quantistiche.
La capacità di controllare due fonti di luce entangled è un importante passo avanti basato su due decenni di ricerca. Come spiega Lodahl, è un piccolo passo che potrebbe portare a un grande salto per la tecnologia quantistica. Questo potrebbe essere cruciale per le applicazioni hardware quantistiche più innovative.
La scoperta supera la potenza del computer più potente del mondo, segnando una pietra miliare significativa nel regno quantico. La nuova tecnologia potrebbe contribuire allo sviluppo di computer quantistici efficienti, che potrebbero rivoluzionare l’informatica e cambiare il corso del nostro futuro tecnologico.
_______
Foto di Gerd Altmann da Pixabay