Un audit di NewsGuard ha rivelato che i principali strumenti di intelligenza artificiale generativa ripetono le false narrazioni della rete pro-Cremlino Pravda nel 33% dei casi. Un nuovo fronte nella guerra dell’informazione.
Una vasta rete di disinformazione con sede a Mosca, denominata “Pravda”, sta manipolando i chatbot di intelligenza artificiale occidentali, distorcendo il flusso delle informazioni globali. Secondo un’indagine condotta da NewsGuard, la rete pubblica false affermazioni e propaganda su larga scala con l’obiettivo di influenzare i modelli di intelligenza artificiale e amplificare le narrazioni pro-Cremlino.
L’analisi ha coinvolto 10 chatbot di IA, tra cui ChatGPT-4o, Gemini di Google e Copilot di Microsoft. I risultati hanno mostrato che, in media, questi sistemi hanno ripetuto la disinformazione russa nel 33,55% dei casi, hanno evitato di rispondere nel 18,22% e l’hanno smentita nel 48,22%.
La rete Pravda, attiva dal 2022, ha prodotto oltre 3,6 milioni di articoli nel 2024, diffondendo oltre 207 affermazioni false su scala globale. Secondo Viginum, un’agenzia governativa francese, la rete è amministrata da TigerWeb, un’azienda IT con sede in Crimea e legata al Cremlino. Il fenomeno, definito “LLM grooming” dall’American Sunlight Project, rappresenta un serio rischio per l’affidabilità dell’intelligenza artificiale generativa.
L’audit di NewsGuard ha rivelato che sette chatbot su dieci hanno citato direttamente articoli di Pravda come fonti legittime, contribuendo alla diffusione della propaganda russa. Tra i casi più eclatanti, la falsa affermazione secondo cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe bloccato Truth Social in Ucraina è stata ripetuta e citata da sei chatbot, basandosi su fonti della rete Pravda.
L’uso della propaganda digitale per influenzare i modelli di IA segna una nuova era nella guerra dell’informazione, rendendo urgente la necessità di strumenti più sofisticati per filtrare e verificare i contenuti generati dall’IA.
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