Un uomo, residente in Georgia, ha intentato una causa contro OpenAI, l’azienda produttrice di ChatGPT, affermando che il sistema di intelligenza artificiale ha diffamato la sua reputazione.
La denuncia sostiene che ChatGPT ha fornito informazioni false a un giornalista, affermando che l’uomo fosse stato accusato di peculato da un’organizzazione per i diritti delle armi da fuoco.
Tuttavia, il caso a cui il giornalista si riferiva riguardava una causa completamente diversa e non conteneva alcuna accusa di natura finanziaria. La denuncia afferma che ChatGPT ha “modificato” i fatti, generando informazioni errate.
Si tratta probabilmente del primo caso di diffamazione che coinvolge un’intelligenza artificiale, e resta da vedere se avrà successo.
OpenAI ha ricevuto critiche anche in passato per la generazione di informazioni errate o inventate da parte di ChatGPT.
L’uomo intenta la causa per ottenere un risarcimento danni e i costi legali.
La quantità di danni sarà determinata durante il processo, se il caso arriverà effettivamente a giudizio.
Esperti in diffamazione sono stati consultati per commentare il caso, e si sta cercando un chiarimento da parte di OpenAI.
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“Man sues OpenAI claiming ChatGPT ‘hallucination’ said he embezzled money“