L’intelligenza artificiale generativa sta raggiungendo una nuova fase di sviluppo: dopo le parole e le immagini sintetiche, cominciano a circolare agenti artificiali autonomi che compiono azioni. Questa nuova fase dell’AI generativa impatterà su modi di produzione e dinamiche di organizzazione. Con quali opportunità e quali rischi ce lo spiega un filosofo tech.
Il filosofo tech Cosimo Accoto nel mondo dell’intelligenza artificiale generativa. Dopo le parole macchiniche e le immagini sintetiche, questa volta tocca agli agenti autonomi. All’orizzonte si profila un esercito computazionale fatto di intelligenze artificiali operative che, secondo i più ottimisti, assolveranno ai compiti più svariati automatizzando industrie, processi e servizi. Al di là dell’hype, Accoto ci accompagna in questa nuova esplorazione di frontiera tra potenzialità e vulnerabilità.
Con l’evoluzione dell’AI generativa, si sta aprendo una nuova era dell’Artificial Economy, in cui gli agenti autonomi svolgeranno un ruolo sempre più importante. Questi nuovi agenti saranno in grado di automatizzare industrie, processi e servizi, riconfigurando antichi modi di produzione e vecchie divisioni del lavoro. Nomi come AutoGPT, BabyAGI, Microsoft’s Jarvis, CAMEL, HyperWrite, AgentGPT e Copilot cominciano già a circolare, ma la lista è destinata ad allungarsi velocemente.
L’intelligenza artificiale generativa, infatti, non si limiterà più alla creazione di contenuti, ma si estenderà alla creazione di attività, definendo i compiti iniziali, creando sottotask e mettendoli in esecuzione. Gli agenti autonomi potranno anche reprioritizzare la loro lista di task e creare nuovi compiti al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato.
Questa nuova era degli agenti autonomi porterà con sé numerose opportunità per l’Artificial Economy, come l’automatizzazione di compiti complessi e la creazione di nuovi ecosistemi di cocreazione di valore. Tuttavia, ci saranno anche rischi da considerare, come l’impatto sull’occupazione e la sicurezza dei dati.
Per comprendere meglio i rischi e le opportunità di questa nuova era dell’Artificial Economy, è necessario approfondire l’anatomia degli agenti autonomi e la loro capacità di apprendimento automatico, nonché la loro capacità di gestire e manipolare dati sensibili.
L’era degli agenti autonomi rappresenta una nuova frontiera per l’AI generativa e per l’Artificial Economy, ma richiede una profonda riflessione sull’impatto che potrà avere sulla società e sull’economia. Il futuro dipenderà dalla capacità di bilanciare opportunità e rischi e di sviluppare nuove forme di governance per la gestione delle intelligenze artificiali operative.
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“AutoGTP e gli altri: arriva l’armata degli agenti autonomi nelle aziende. Ecco cosa cambierà con l’artificial economy“