Un nuovo rapporto di McKinsey Global Institute identifica 18 “arene” emergenti che, nei prossimi 15 anni, potrebbero trasformare il panorama economico globale, con un potenziale di ricavi stimato tra i 29 e i 48 trilioni di dollari entro il 2040. Le arene, concetto chiave del rapporto, sono industrie caratterizzate da crescita elevata e notevole dinamismo, capaci di attrarre investimenti significativi e di far emergere nuovi attori di rilievo.
L’analisi si basa sui risultati di 12 settori emersi tra il 2005 e il 2020, tra cui e-commerce, biotecnologie, veicoli elettrici e servizi cloud, che hanno triplicato la loro quota del PIL globale passando dal 3% al 9%. Questi settori si sono distinti per una crescita dei ricavi del 10% annuo e un aumento della capitalizzazione di mercato del 16% annuo, contrastando il tasso di crescita ridotto delle industrie tradizionali. Le arene del futuro, individuate dal rapporto, spaziano dall’intelligenza artificiale alla biotecnologia non medica, dalla sicurezza informatica alla mobilità aerea avanzata, riflettendo aree di innovazione ad alto impatto.
Secondo McKinsey, le arene emergono grazie a tre fattori chiave: innovazioni nei modelli di business, investimenti intensivi e mercati ampi o in crescita. Questi elementi favoriscono una competizione intensa e spesso scalabile, dove i leader di mercato puntano a differenziarsi non solo in termini di quota di mercato ma anche di qualità del prodotto. Le aziende, gli investitori e i decisori politici possono trarre vantaggio dalla comprensione di queste dinamiche per posizionarsi nei settori a maggiore potenziale di sviluppo e profittabilità.