La Cina sembra prossima a una scoperta tecnologica rivoluzionaria: una batteria nucleare in grado di generare elettricità per centinaia di anni. L’innovazione è frutto di uno studio condotto dall’Università di Soochow in collaborazione con il Northwest Institute of Nuclear Technology e la Xiangtan University. Il team, guidato dal professor Wang Shuao, avrebbe sviluppato una batteria in grado di convertire le radiazioni alfa in energia elettrica duratura, grazie a uno strato speciale che funziona come un pannello solare incorporato.
Il dispositivo si avvale di un convertitore di energia che cattura la radiazione emessa dai radioisotopi alfa e la trasforma in luce, per poi convertirla in elettricità. Questa tecnologia riesce a ovviare alla perdita di energia causata dall’autoassorbimento, problema tipico delle batterie alfa-radioisotopiche. Nei test iniziali, il prototipo ha dimostrato una stabilità straordinaria, mantenendo costanti le prestazioni per oltre 200 ore.
Questa innovazione si colloca in linea con gli ambiziosi obiettivi energetici della Cina, che punta ad aumentare l’uso di energie rinnovabili e nucleari per ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas. Secondo gli ultimi dati, Pechino è già in testa nella produzione mondiale di energia solare ed eolica e prevede di aumentare la produzione nucleare fino al 18% del fabbisogno nazionale entro il 2060. Una batteria nucleare a lunga durata rappresenterebbe dunque un passo decisivo, offrendo una fonte di energia pulita e stabile per il futuro.