Israele sviluppa un’AI per sorvegliare i palestinesi in Cisgiordania, addestrata su dati privati e conversazioni. Un modello linguistico addestrato su milioni di conversazioni private per identificare sospetti.
Un’inchiesta internazionale rivela che Israele sta sviluppando un modello di intelligenza artificiale per sorvegliare la popolazione palestinese in Cisgiordania, addestrato su milioni di conversazioni intercettate. L’uso di dati personali e la collaborazione con riservisti delle Big Tech sollevano preoccupazioni etiche e legali.
Dal 2023, l’esercito israeliano (Idf) sta addestrando un modello linguistico simile a ChatGPT per raccogliere e analizzare dati sui palestinesi nei territori occupati. A differenza dei tradizionali sistemi AI, questo è alimentato da milioni di conversazioni quotidiane in arabo, intercettate tramite l’apparato di sorveglianza israeliano. Le fonti provengono dall’Unità 8200, branca dell’intelligence militare, e hanno confermato che i dati provengono anche da persone senza precedenti penali.
L’intento dichiarato è rafforzare le capacità di identificare sospetti, ma gli esperti temono un ampliamento incontrollato del controllo sulla popolazione. Secondo Human Rights Watch, l’utilizzo di AI potrebbe aggravare le detenzioni amministrative già praticate da Israele, spesso senza accuse formali.
L’Idf non ha confermato i dettagli, ma ha dichiarato che ogni tecnologia è soggetta a “processi rigorosi”. L’inchiesta cita anche il coinvolgimento di riservisti dipendenti in aziende come Google, Meta e Microsoft. Google ha confermato la presenza di riservisti tra i suoi dipendenti, ma ha negato collegamenti con l’azienda.
Nel 2024, un ufficiale israeliano ha sottolineato la necessità di un software in grado di comprendere i dialetti arabi locali, non solo l’arabo standard. È in questo contesto che nasce il nuovo strumento, destinato a diventare il fulcro della cybersorveglianza militare israeliana.
Fonti:
- Il Guardiano: https://www.theguardian.com
- Rivista +972: https://www.972mag.com
- Osservatorio per i diritti umani: https://www.hrw.org
- Wired Italia: https://www.wired.it
