Il Fondo di Innovazione della NATO ha annunciato oggi i suoi primi investimenti nel settore del deep tech per affrontare le sfide in materia di difesa, sicurezza e resilienza. Questi investimenti iniziali, effettuati dal fondo da 1 miliardo di euro, mirano a promuovere l’innovazione in materiali e produzione avanzata, intelligenza artificiale e robotica. Il fondo sostiene anche i poli tecnologici emergenti, promuovendo la sovranità tecnologica dell’Alleanza.
Il Fondo di Innovazione della NATO collabora strettamente con i governi alleati per fornire alle aziende del suo portafoglio l’accesso e le conoscenze necessarie per penetrare nei mercati della difesa, governativi e commerciali. David van Weel, Assistente del Segretario Generale per l’Innovazione, l’Ibrido e il Cyber della NATO, ha dichiarato: “Questi investimenti rappresentano un traguardo significativo, fornendo opportunità di crescita alle aziende più promettenti del settore dual-use e della difesa, per mantenere il vantaggio tecnologico dell’Alleanza.”
Tra le aziende finanziate ci sono ARX Robotics, Fractile, iCOMAT e Space Forge. Queste imprese stanno sviluppando soluzioni all’avanguardia in vari settori, dalla robotica scalabile all’intelligenza artificiale avanzata, fino alla produzione di materiali compositi per l’industria aerospaziale e automobilistica. Il finanziamento a Space Forge, ad esempio, permette di sviluppare materiali semiconduttori avanzati per infrastrutture critiche, migliorando le capacità nelle telecomunicazioni, nell’aerospazio e nel quantistico.
Oltre agli investimenti diretti in startup emergenti, il fondo supporta anche i gestori di fondi di venture capital focalizzati sul deep tech, promuovendo la crescita di capacità in regioni con alta domanda di finanziamenti, come il Sud e l’Est Europa, e in ecosistemi in rapida crescita come i Paesi Nordici. Questo sostegno è cruciale per rimuovere le barriere alla crescita delle tecnologie emergenti e per sviluppare startup deep tech di successo.