L’India accelera sulla strada dell’intelligenza artificiale con l’obiettivo di imporsi come leader globale del settore entro il 2030. Il governo guidato da Narendra Modi ha stanziato ingenti risorse per potenziare infrastrutture, ricerca e formazione, puntando su un ecosistema tecnologico in rapida espansione. Tuttavia, il divario con Stati Uniti e Cina resta significativo, sia in termini di capitale investito che di maturità dell’industria AI.
Al centro della strategia nazionale c’è IndiaAI, un programma lanciato nel 2020 per coordinare gli sforzi di sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tra le priorità spiccano la costruzione di data center avanzati e il potenziamento della capacità di calcolo, elementi cruciali per la creazione di modelli AI competitivi. Il progetto prevede anche la nascita di nuovi centri di ricerca e lo sviluppo di applicazioni AI nei settori sanitario, agricolo e della sicurezza.
Un’altra leva strategica è la formazione di professionisti altamente qualificati. Con un numero già elevato di ingegneri e sviluppatori, l’India punta a consolidare la sua posizione nel mercato globale attraverso programmi educativi specifici sull’AI. Inoltre, il governo ha approvato un investimento di oltre un miliardo di dollari per incentivare l’innovazione e ridurre la dipendenza da tecnologie straniere.
Anche il settore privato gioca un ruolo chiave. Microsoft, Nvidia e Reliance Industries stanno investendo miliardi di dollari nel Paese, contribuendo a creare un ecosistema AI sempre più competitivo. Con queste premesse, l’India si prepara a sfidare le superpotenze tecnologiche e a diventare un attore centrale nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale.