L’India compie un passo significativo nel campo dell’intelligenza artificiale. Il ministro dell’Informazione e della Tecnologia, Ashwini Vaishnaw, ha annunciato che il modello AI cinese open source DeepSeek sarà ospitato su server locali, una misura volta a rispondere alle crescenti preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza dei dati.
L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia della Missione IndiaAI, che punta a sviluppare un’infrastruttura nazionale per l’intelligenza artificiale. Vaishnaw ha confermato che il governo sta lavorando alla creazione di un modello fondativo proprietario, destinato a rafforzare l’indipendenza tecnologica del Paese in questo settore strategico.
Tra le misure annunciate, figura l’installazione di 18.693 unità di elaborazione grafica (GPU) in una struttura informatica comune, un’infrastruttura essenziale per sostenere il calcolo avanzato richiesto dall’AI. Inoltre, sarà istituita un’agenzia dedicata alla sicurezza dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di monitorare e regolamentare l’uso di questa tecnologia nel Paese.
Questa mossa arriva in un contesto in cui diversi Paesi stanno cercando di ridurre la dipendenza da soluzioni AI sviluppate all’estero. La decisione di ospitare DeepSeek su server indiani rappresenta un segnale chiaro dell’intenzione del governo di proteggere i dati sensibili e favorire l’innovazione locale.
L’India si posiziona così come un attore chiave nella corsa globale all’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni competitive e sicure su scala nazionale e internazionale.