Meta ha compiuto un passo rivoluzionario nel campo dell’intelligenza artificiale embodied, presentando una serie di innovazioni che potrebbero ridefinire il futuro della robotica. L’azienda di Menlo Park ha svelato ieri una suite di tecnologie all’avanguardia che permettono ai robot di percepire il mondo attraverso il tatto, avvicinandosi sempre più alle capacità sensoriali umane.
Al centro di questa rivoluzione tecnologica si trova Meta Sparsh, il primo encoder universale per la percezione tattile basata sulla visione, il cui nome deriva dal sanscrito e significa “esperienza sensoriale del tatto”. Questa tecnologia rappresenta un salto qualitativo significativo, superando del 95% le prestazioni dei modelli precedenti nei test di benchmark.
Particolarmente interessante è il nuovo sensore tattile Digit 360, un dito artificiale capace di processare oltre 18 caratteristiche sensoriali diverse. Questo dispositivo può rilevare cambiamenti microscopici nei dettagli spaziali e catturare forze minime fino a 1 millinewton, avvicinandosi notevolmente alla sensibilità del tatto umano.
La strategia di Meta non si limita alla ricerca: l’azienda ha annunciato partnership strategiche con GelSight Inc e Wonik Robotics per commercializzare queste innovazioni. Questa mossa permetterà alla comunità scientifica di accedere a queste tecnologie già dal prossimo anno, accelerando potenzialmente lo sviluppo di applicazioni in campi cruciali come la sanità e la manifattura.
Il progetto include anche PARTNR, un framework standardizzato per valutare la pianificazione e il ragionamento nella collaborazione uomo-robot, che comprende 100.000 task in linguaggio naturale su 60 ambienti domestici diversi. Questa piattaforma apre nuove prospettive per lo sviluppo di robot capaci non solo di operare in isolamento, ma di interagire efficacemente con gli esseri umani.