Il governo giapponese sta lavorando alla formulazione di linee guida sull’uso dei chatbot AI nelle scuole, tra cui ChatGPT, per affrontare le preoccupazioni sull’impatto che potrebbero avere sulle abilità di scrittura e di pensiero degli studenti.
L’annuncio arriva in un momento in cui la corsa all’AI sta creando macchine sempre più intelligenti degli esseri umani, che stanno cambiando diversi campi, dall’educazione al business.
I chatbot sono applicazioni software che utilizzano una quantità enorme di dati dal web per simulare conversazioni simili a quelle umane con gli utenti. ChatGPT, lanciato nel novembre 2022 come prototipo, sta diventando sempre più popolare grazie alla sua capacità di produrre pezzi di opinione quasi indistinguibili da quelli scritti da esseri umani.
Tuttavia, l’impressionante potenziale dei chatbot AI ha anche sollevato preoccupazioni sulla loro capacità di influire sulle abilità cognitive dei bambini e di rendere difficile valutare il loro livello di scrittura.
Il Ministero dell’Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia giapponese dovrebbe quindi stabilire linee guida per l’uso di chatbot nelle scuole al fine di affrontare queste problematiche e di esplorare i loro benefici educativi.
Una parte del budget iniziale di 100 milioni di yen ($ 761.000) per il 2023 destinato a promuovere la tecnologia all’avanguardia nelle scuole verrà destinata all’investigazione sui chatbot, inclusa la loro utilità in Giappone e le problematiche incontrate all’estero.
Il Capo Segretario del Gabinetto, Hirokazu Matsuno, ha dichiarato in una conferenza stampa: “Quando si utilizzano nuove tecnologie, è importante tenere a mente sia i pro che i contro”.
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“Japan to create guidelines on use of AI chatbots in schools“