La privacy e la protezione dei dati personali sono temi sempre più importanti nell’era della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Con la crescente connessione e la condivisione di informazioni online, è fondamentale che i cittadini abbiano la certezza che i loro dati siano al sicuro. Recentemente, il Garante Privacy ha preso una decisione importante, limitando il trattamento dei dati da parte del chatbot Replika a causa dei rischi per i minori e le persone emotivamente fragili. Questa azione dimostra l’importanza di avere una regolamentazione e un’autorità che tuteli i diritti dei cittadini online. Come professionisti del settore tecnologico, abbiamo una responsabilità sociale nell’utilizzo e nella protezione dei dati personali. Dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni e lavorare per garantire che la tecnologia sia utilizzata in modo etico e rispettoso dei diritti umani, inclusi quelli legati alla privacy.
“Replika” è un chatbot che basa la sua interfaccia scritta e vocale sull’intelligenza artificiale per generare un “amico virtuale”.
Per il momento, la società statunitense che sviluppa e gestisce l’app non potrà usare i dati personali degli utenti italiani. Il Garante ha deciso questo provvedimento a causa dei rischi concreti per i minori e per le persone emotivamente fragili, come risulta dalle recenti notizie stampa e dalle prove condotte dall’Autorità.
“Replika” propone infatti risposte inidonee ai minori e non ha alcun meccanismo di verifica dell’età. La piattaforma richiede solo nome, e-mail e genere durante la creazione di un account, ma non garantisce la protezione ai minori. Inoltre, diverse recensioni pubblicate nei principali “App Store” lamentano contenuti sessualmente inappropriati.
“Replika” viola il Regolamento europeo sulla privacy, non rispetta il principio di trasparenza e tratta dati personali illeciti. La società sviluppatrice, Luka Inc, deve interrompere il trattamento dei dati degli utenti italiani e comunicare entro 20 giorni le misure intraprese, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.
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Foto di Tayeb MEZAHDIA da Pixabay