Hippocratic AI, una promettente startup che sviluppa soluzioni di intelligenza artificiale mirate a ottimizzare attività non diagnostiche nel settore sanitario, ha recentemente annunciato di aver raccolto un round di finanziamento da 141 milioni di dollari. Con una valutazione che raggiunge 1,64 miliardi di dollari, la compagnia si posiziona come uno degli attori emergenti nel campo dell’IA applicata alla sanità.
La serie B, che vede la partecipazione di investitori di peso come Kleiner Perkins, segue un precedente round da 53 milioni di dollari, sostenuto da General Catalyst e Andreessen Horowitz, e un finanziamento aggiuntivo da 17 milioni da Nvidia. Con meno di due anni di attività, Hippocratic AI sta rapidamente attirando l’attenzione nel settore, grazie alla sua capacità di progettare agenti AI focalizzati su una vasta gamma di applicazioni, dalla gestione delle cure croniche all’educazione dei pazienti.
Le soluzioni della startup sono specificamente progettate per interagire con i pazienti in modo sicuro e personalizzato, affrontando le necessità di vari settori, tra cui la farmacia, l’oncologia, la salute mentale e il supporto alle persone anziane. Queste tecnologie sono orientate a migliorare l’efficienza operativa degli operatori sanitari e ad amplificare l’accesso alle cure, riducendo i carichi amministrativi e migliorando l’esperienza del paziente.
Il finanziamento appena acquisito contribuirà a rafforzare la ricerca e lo sviluppo di agenti intelligenti che si adattino a diversi scenari, come il pre-operatorio, le sperimentazioni cliniche e le situazioni di emergenza. Hippocratic AI sembra pronta a giocare un ruolo cruciale nell’evoluzione dell’assistenza sanitaria, attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale per rendere le cure più efficienti e accessibili.