Google rimuove la diversità dalla mission dell’AI responsabile. Quali sono i rischi etici di questa scelta?
Google ha eliminato i riferimenti alla diversità dalla mission del suo team di AI responsabile, allineandosi a un trend che vede le grandi aziende tech ridimensionare le iniziative DEI (Diversity, Equity, Inclusion).
Secondo quanto riportato, il colosso di Mountain View ha modificato la descrizione del suo Responsible AI team, eliminando ogni menzione alla diversità e all’equità. Una decisione che segue le recenti scelte di altre big tech come Amazon, Meta e OpenAI, che hanno rimosso riferimenti simili dai propri programmi o documenti pubblici.
Questa tendenza si colloca in un contesto politico e normativo in evoluzione, con l’amministrazione Trump che ha intensificato le critiche alle iniziative DEI, definendole pratiche illegali. Il ridimensionamento di queste politiche solleva interrogativi sul futuro dell’etica nell’intelligenza artificiale, in particolare sulla capacità dei modelli AI di evitare bias discriminatori senza un impegno esplicito verso la diversità.
Secondo esperti di etica tecnologica, la rimozione di queste linee guida potrebbe aumentare il rischio di bias nei sistemi di AI, rendendoli meno inclusivi e potenzialmente dannosi per gruppi già svantaggiati. La diversità nei team di sviluppo è infatti ritenuta fondamentale per identificare e mitigare pregiudizi nei dataset e negli algoritmi.
La scelta di Google e di altre aziende potrebbe inoltre influenzare la fiducia degli utenti e degli investitori, specialmente in un momento in cui l’Unione Europea e altri enti regolatori stanno introducendo normative più stringenti sull’uso etico dell’AI.
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Fonti:
- Research.google
- The Verge
- The Guardian
- Washington Post
