Google ha presentato due settimane fa una panoramica delle funzionalità di generative AI che arriveranno sulle app di Workspace, e ora ha iniziato i test pubblici su Gmail e Docs.
Il programma di test di oggi coinvolge utenti consumer, enterprise e dell’istruzione (oltre i 18 anni) negli Stati Uniti. Questo “piccolo gruppo”, invitato da Google, deve registrarsi e optare per il programma, con la possibilità di abbandonarlo in qualsiasi momento.
In Gmail, è possibile utilizzare la generative AI per scrivere di tutto, da un invito di compleanno a una lettera di presentazione per lavoro. Gli utenti possono anche far sì che Google prenda ciò che hanno scritto e lo renda più dettagliato o più breve, anche fino a punti elenco. C’è anche la possibilità di “formalizzare” un messaggio, mentre Google ha mostrato una divertente opzione “Sono fortunato” che aggiunge levità e fa altre scelte di stile divertenti (ad esempio, emoji).
Finora, Google ha condiviso l’aspetto dell’interfaccia utente di Gmail per Android e l’abbiamo visto in fase di sviluppo. Un pulsante di azione galleggiante (FAB) appare nell’angolo in basso a destra della schermata Componi, rivelando le opzioni.
Analogamente, l’AI in Google Docs può rendere il testo più dettagliato o riscriverlo in modo più conciso. Può anche essere utilizzato per scrivere post per blog o addirittura testi di canzoni. Ci sarà un pulsante “Aiutami a scrivere” sul web che si espande quando viene cliccato per rivelare un input di prompt. Google genera quindi la tua richiesta, con gli utenti in grado di votare a favore o contro, generare/”Visualizzare un’altra” e “Raffinare”. Puoi quindi “Inserire” il testo nel tuo documento corrente e apportare modifiche.
In Gmail e Docs, coloro che partecipano al programma di test potranno inviare feedback che Google utilizzerà per migliorare e iterare sulla funzionalità di generative AI. Questo segna la prima volta che le persone al di fuori di Google hanno accesso a queste capacità di Workspace.
Google espanderà gradualmente la disponibilità, e gli interessati sono invitati a monitorare una nuova pagina di destinazione per opportunità future di partecipazione. Al momento, non c’è una lista d’attesa alla Shakespeare a cui iscriversi (in Italia tramite VPN).