Google ha annunciato l’espansione della piattaforma Flood Hub in 80 Paesi nel mondo, fornendo previsioni sulle inondazioni con un anticipo fino a 7 giorni rispetto a un evento alluvionale. Con questa iniziativa, Google mira a utilizzare l’intelligenza artificiale per affrontare l’emergenza climatica e fornire supporto alle persone colpite dai disastri naturali.
Le inondazioni rappresentano una minaccia crescente a causa del cambiamento climatico, con un impatto devastante sulla sicurezza e sul sostentamento delle persone. Ogni anno, oltre 250 milioni di persone in tutto il mondo subiscono gli effetti delle alluvioni, che causano danni economici per circa 10 miliardi di dollari.
Con l’aggiunta di 60 nuovi Paesi, tra cui alcune aree dell’Italia, Europa, Africa, regione Asia-Pacifico e America meridionale e centrale, la piattaforma Flood Hub si estende ora ai territori con la più alta percentuale di popolazione esposta al rischio di inondazioni e a condizioni meteorologiche estreme. In totale, ben 460 milioni di persone potranno beneficiare di queste previsioni.
Attraverso Flood Hub, governi, organizzazioni umanitarie e singoli individui saranno in grado di accedere a informazioni e previsioni sulle inondazioni rilevanti a livello locale fino a 7 giorni prima dell’evento. Questo rappresenta un notevole miglioramento rispetto all’anno precedente, quando le informazioni erano disponibili solo con 48 ore di anticipo.
La tecnologia di intelligenza artificiale di Flood Hub si basa su diverse fonti di dati pubblicamente disponibili, tra cui previsioni del tempo e immagini satellitari. Combina due modelli, il modello idrologico che prevede la quantità di acqua che scorre in un fiume e il modello di inondazione che prevede quali aree saranno colpite e l’intensità dell’allagamento.
Google sta lavorando per integrare gli avvisi di previsione delle inondazioni nella Ricerca Google e Google Maps, con l’obiettivo di fornire queste informazioni agli utenti quando ne hanno più bisogno.
L’espansione di Flood Hub fa parte dell’impegno di Google a rispondere alle crisi e fornire accesso a informazioni e risorse affidabili durante momenti di emergenza, tra cui incendi e terremoti. Da oltre un decennio, Google collabora con operatori di emergenza per sviluppare tecnologie e programmi che aiutano a proteggere le persone dai pericoli.
Per supportare le comunità vulnerabili alle inondazioni che potrebbero non avere accesso a Internet o smartphone, Google.org sta collaborando con organizzazioni come la Federation of Red Cross and Red Crescent Societies, Indian Red Cross Society e il team di Inclusion Economics della Yale University. Insieme, stanno creando reti di allerta offline composte da volontari della comunità, formati e fidati, al fine di amplificare la diffusione degli avvisi di Flood Hub. Questa
iniziativa si è dimostrata efficace, poiché i risultati più recenti hanno mostrato che le comunità con volontari locali hanno avuto il 50% in più di probabilità di ricevere avvisi anticipati prima che l’acqua raggiungesse le loro zone.
Google continua a migliorare i propri modelli globali basati sull’intelligenza artificiale per le previsioni delle inondazioni e si impegna a sostenere le comunità a rischio, utilizzando la tecnologia per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.