L’era del quantum è ormai alle porte e uno dei protagonisti di questa rivoluzione è il fisico Francesco Tafuri, ideatore del Centro di Computazione Quantistica Superconduttiva all’Università di Napoli Federico II. Questo centro ospita il computer quantistico più potente d’Italia su piattaforma superconduttiva, uno dei principali in Europa. Nato nell’ambito delle attività PNRR del Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, rappresenta un’eccellenza nel panorama scientifico nazionale.
Derrick de Kerckhove, direttore scientifico dell’Osservatorio TuttiMedia e di Media Duemila, ha recentemente pubblicato con Stefano Calzati “L’Ecologia del quantum”, spingendo la curiosità verso questo nuovo mondo. Secondo de Kerckhove, il futuro è quantico e questa nuova era si presenta come un cambiamento culturale simile a quello dell’era digitale, ma molto più veloce e potente.
Durante l’intervista, Tafuri ha sottolineato l’importanza del Piano Nazionale della Ricerca (PNR) 2021-2027, che identifica i punti essenziali per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche nei settori della comunicazione, del calcolo, della simulazione e della sensoristica. L’ingegnere quantistico giocherà un ruolo cruciale in questa transizione, portando la meccanica quantistica dai laboratori alle applicazioni industriali.
Nonostante gli Stati Uniti siano attualmente all’avanguardia con compagnie come IBM e Google, l’Europa sta facendo progressi significativi. In Italia, il computer a piattaforma superconduttiva rappresenta un passo importante verso la competitività globale. Tafuri prevede che entro 5-10 anni la computazione quantistica diventerà una realtà comune, con implicazioni significative per l’economia e la società.
L’interesse verso il quantum computing è in crescita anche nel settore bancario, dove potrebbe rivoluzionare il sistema globale. Tuttavia, è essenziale che il mondo accademico e industriale italiano si prepari adeguatamente per affrontare le sfide future. Tafuri vede nel quantum computing non solo una tecnologia rivoluzionaria, ma una straordinaria opportunità per comprendere meglio la natura e risolvere problemi considerati finora irrisolvibili.