Lanciata questa settimana, la startup FLORA punta a trasformare il panorama degli strumenti di intelligenza artificiale per i creativi. Fondata da Weber Wong e un team di esperti in arte e tecnologia, l’azienda nasce dall’esigenza di colmare una lacuna nel settore: la mancanza di controllo creativo nelle attuali piattaforme basate su AI.
Un nuovo approccio alla creatività digitale
Secondo Wong, gli attuali strumenti di AI sono progettati da non-creativi per altri non-creativi, limitando così il potenziale espressivo dei veri professionisti. FLORA si propone come una piattaforma che unisce semplicità d’uso e controllo creativo avanzato, offrendo un ambiente di lavoro in cui testi, immagini e video possono essere generati e modificati con precisione.
La piattaforma si distingue per la sua interfaccia intuitiva e una “tela infinita” che permette ai creativi di sperimentare con i migliori modelli di AI in un unico spazio collaborativo. Inoltre, FLORA offre un ecosistema di flussi di lavoro ottimizzati per diversi ambiti, tra cui illustrazione, video editing e progettazione grafica.
Un manifesto per il futuro della creatività
Il manifesto di FLORA, pubblicato con il lancio ufficiale, sottolinea l’obiettivo dell’azienda: creare strumenti che massimizzino l’autonomia artistica e aiutino i creativi a raggiungere lo stato di flusso. Fondata all’interno del programma NYU ITP, la startup si posiziona come un’azienda specializzata in Human-Computer Interaction (HCI), con la missione di trasformare il processo creativo.
Con FLORA, l’AI diventa uno strumento potente per i professionisti del settore, superando la logica degli strumenti “giocattolo” e offrendo un nuovo standard per la creatività digitale.
📢 Cosa ne pensate di FLORA? Potrebbe essere l’evoluzione giusta per la creatività digitale? Discutiamone nei commenti!