Eric Schmidt, ex CEO di Google, ha recentemente espresso la sua contrarietà all’idea di un “Progetto Manhattan” per l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI). Questa proposta, avanzata da alcuni esperti, mira a replicare lo sforzo coordinato che portò allo sviluppo della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale, applicandolo ora all’AGI.
Schmidt ha sottolineato che un approccio centralizzato e segreto potrebbe non essere efficace nel contesto attuale dell’IA.Ha evidenziato l’importanza di una collaborazione aperta tra governi, industria e comunità scientifica per garantire uno sviluppo sicuro e responsabile dell’AGI. Secondo Schmidt, la trasparenza e la cooperazione internazionale sono fondamentali per affrontare le sfide etiche e di sicurezza legate all’IA avanzata.
Inoltre, Schmidt ha richiamato l’attenzione sui rischi associati a una corsa agli armamenti nell’ambito dell’IA, sottolineando la necessità di stabilire normative globali per prevenire l’uso improprio di queste tecnologie. Ha enfatizzato che l’adozione di misure preventive e la promozione di standard etici condivisi sono essenziali per evitare scenari potenzialmente pericolosi.
La posizione di Schmidt invita a una riflessione approfondita sul modo in cui la società dovrebbe gestire l’avanzamento dell’IA, bilanciando innovazione e sicurezza. La sua opposizione a un “Progetto Manhattan” per l’AGI evidenzia la complessità delle questioni legate allo sviluppo di tecnologie così potenti e l’importanza di un approccio ponderato e collaborativo.
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