Utilizzando l’intelligenza artificiale e articoli di notizie d’archivio, Emily Ocasio, una diciottenne di Falls Church, Virginia, ha creato un programma per misurare i pregiudizi dei media. Grazie alla sua ricerca, basata su registri di omicidi dell’FBI e sulla copertura corrispondente pubblicata sul Boston Globe, ha scoperto che le vittime di omicidi neri avevano meno probabilità di essere umanizzate nella copertura delle notizie.
Ocasio ha analizzato 5.042 voci e ha concluso che gli uomini neri di età inferiore ai 18 anni avevano il 30% in meno di probabilità di ricevere una copertura umanizzante rispetto alle loro controparti bianche. Le donne di colore avevano il 23% in meno di probabilità di essere umanizzate nelle notizie. Ocasio ha definito un articolo di notizie umanizzante quando ha menzionato ulteriori informazioni sulla vittima e l’ha presentata “come una persona, non solo una statistica”.
Il progetto di Ocasio le è valso il secondo posto nella prestigiosa Regeneron Science Talent Search e una borsa di studio di $175.000. Ocasio ha affermato di essere sempre stata interessata alla giustizia sociale e alla scienza e ha visto questo progetto come un’opportunità per combinarle.
Le sue scoperte, anche se non riviste dalla più ampia comunità scientifica, hanno dimostrato che l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per aiutare la società a rispondere a complesse domande di scienze sociali.
Ocasio vuole replicare la sua ricerca per analizzare anche altre testate giornalistiche e ha sottolineato l’importanza della ricerca condotta dagli adolescenti negli Stati Uniti per aiutare a risolvere alcune delle più grandi sfide della società.