OpenAI ha ufficialmente presentato Sora, il suo atteso strumento di generazione video, ma non senza precauzioni. Una delle funzionalità più avanzate, la creazione di video a partire da immagini o clip di persone reali, sarà accessibile solo a un ristretto numero di utenti per ragioni di sicurezza.
L’azienda ha spiegato che il rischio di abusi, come la creazione di deepfake, richiede un approccio graduale. “Abbiamo adottato un metodo conservativo per testare il nostro approccio alla sicurezza”, ha dichiarato OpenAI in un post ufficiale. Per prevenire usi impropri, i video generati da Sora includeranno metadati compatibili con lo standard C2PA, garantendo trasparenza sulla loro origine.
La tutela dei minori è un’altra priorità. Sora utilizza un filtro per identificare contenuti con protagonisti under 18, applicando soglie più severe per moderare eventuali abusi. Inoltre, OpenAI ha implementato misure per evitare violazioni del copyright, impedendo la generazione di video nello stile di artisti viventi.
Nonostante queste limitazioni, Sora si presenta come uno strumento creativo di grande potenzialità. Le sue funzionalità includono la possibilità di creare varianti di videoclip, modificare video esistenti e combinare più filmati in un unico prodotto. Tuttavia, la disponibilità è attualmente limitata agli abbonati ChatGPT Pro e Plus in Paesi selezionati.
OpenAI riconosce che la strada verso un equilibrio tra innovazione e sicurezza è complessa. Rohan Sahai, responsabile di Sora, ha dichiarato: “Stiamo iniziando con cautela per garantire una moderazione efficace. Siamo aperti a feedback per migliorare continuamente”.
Con il lancio di Sora, OpenAI si colloca al centro del dibattito sulla responsabilità etica nell’intelligenza artificiale, promuovendo al contempo la creatività.