Il New Jersey approva una legge storica contro i contenuti ingannevoli generati dall’intelligenza artificiale: pene fino a cinque anni di reclusione.
Il governatore del New Jersey, Phil Murphy, ha firmato una nuova legge che rende reato la creazione e la diffusione di contenuti deepfake ingannevoli generati con intelligenza artificiale. La norma, in vigore dal 3 aprile 2025, prevede pene fino a cinque anni di carcere e consente di intraprendere azioni legali contro i responsabili.
La legge nasce dalla crescente preoccupazione per l’impatto dei contenuti manipolati sull’opinione pubblica, in particolare in vista delle elezioni. Il New Jersey si unisce ad almeno 20 altri stati USA che hanno già adottato misure simili contro i media generati dall’IA, secondo quanto riportato dal National Center for Missing & Exploited Children.
Un caso emblematico ha spinto il legislatore ad agire: Francesca Mani, studentessa della Westfield High School, è stata vittima due anni fa di un deepfake. L’autore del video ha subito solo una breve sospensione scolastica, poiché all’epoca non esisteva alcun quadro normativo. Mani ha partecipato alla cerimonia di firma della legge accanto al governatore.
Il provvedimento rafforza l’etica e la sicurezza nella comunicazione digitale, offrendo strumenti legali contro l’uso malevolo delle tecnologie IA, soprattutto quando violano la dignità personale o interferiscono con processi democratici.
Fonti affidabili:
- National Center for Missing & Exploited Children: https://www.missingkids.org
- AP News
Approfondimenti consigliati:
- Il fenomeno dei deepfake spiegato
- IA e privacy: le nuove sfide legali
Conclusioni – Pro e rischi etico-sociali:
Pro: Protezione della reputazione, prevenzione della disinformazione, tutela dei minori.
Rischi: Possibili abusi legali, limitazioni alla libertà di espressione, difficoltà tecniche nel distinguere veri e falsi.
